L’economia circolare del Polietilene

  • riciclo plastica
    21 marzo 2018

    La Visione di Confimi Industria Basilicata è ben rappresentata dal modello produttivo di Ecoplen, un progetto imprenditoriale che si sviluppa attorno alla valorizzazione del ciclo di vita del Polietilene.

    Il Polietilene è un materiale plastico post-consumo ad alta rigenerabilità che opportunamente lavorato è riutilizzato da Ecoplen per dare nuova vita ad oggetti e materiali in plastica rigenerata.

    Il Riuso del Polietilene: dagli scarti ai manufatti


    Sfruttando le caratteristiche dei polimeri sintetici l’azienda Ecoplen produce una resina termoplastica che precedentemente era scarto o rifiuto selezionato. Questa resina è un composto particolarmente adatto in ambito industriale e manifatturiero.

    granuli vergini polimeroGrazie alle sue qualità chimiche (stabilità, isolabilità e maneggiabilità) il Polietilene viene reintrodotto (al termine del suo naturale ciclo di vita) in una nuova filiera di produzione. Il Polietilene si rivela così un composto riutilizzabile sotto forma di “Plastica di Seconda Vita” e presenta qualità meccaniche superiori agli stessi prodotti realizzati in granuli vergini.

    Flaconi, pellicole alimentari, imballaggi industriali e ancora, taniche, tubi e rivestimenti edili diventano oggetti in plastica rigenerata con caratteristiche fisiche e chimiche particolarmente adatte al reimpiego industriale e quotidiano.

    Il Rilene e la filiera del polimero


    Il Rilene è la miscela brevettata che sulla base di una inedita ricetta ideata da Ecodesign (e il cui utilizzo esclusivo è concesso a Ecoplen) è alla base di tutti i nuovi prodotti detti di “Seconda Vita”.

    Attraverso fasi come il lavaggio, la granulazione e il soffiaggio, Ecoplen ottiene granuli “vergini” per realizzare nuovi prodotti che, pur senza perdere le caratteristiche di versatilità e lavorabilità tipiche dei materiali plastici, presenta il vantaggio di recuperare oggetti e scarti che in altri tempi sarebbero finiti in discarica. I prodotti ricavati dopo lo stampaggio possono infatti diventare taniche da 5 e 20 litri, imballaggi, fusti, flaconi e contenitori multistrato ad elevata resistenza, privi di qualsiasi rischio di impurità e dai molteplici utilizzi commerciali.

    Grazie alla co-estrusione infatti, si ottengono contenitori a “sandwich” in cui due strati di polimero vergine sono intervallati da tre strati di Polietilene garantendo così resilienza e salubrità.

    Dalla Plastica di Seconda Vita ai manufatti Green


    Il marchio Plastica di Seconda Vita (PSV) è una certificazione ambientale ottenuta quando il prodotto è conforme al Decreto Ministeriale n.23/11, quindi rispondente a caratteristiche di tracciabilità e requisiti UNI EN ISO 14021. La collaborazione tra Ecodesign ed Ecoplen va nella direzione di un ampliamento della filiera verticale del Polietilene, che innova in produzione e sbocchi di mercato.

    illuminazione jerry ecolightDal recupero di scarti selezionati si ottengono infatti oggetti e manufatti per l’arredamento (come la linea illuminazione JerryEcoLight) già presentati in numerose fiere di settore ed eventi del design industriale come Plast 2015, Ecomondo e Fuorisalone del Milano Design Week.

    Ecoplen parte come un’intuizione legata alla filosofia dell’ecosostenibilità diventando processo di produzione concreto ed economicamente significativo, un esempio riuscito di progettualità territoriale e collaborazione multi-laterale. Un processo imprenditoriale all’insegna della Green Economy (poiché limita l’uso di polimeri generati dal petrolio) che suggerisce replicabilità del modello di business. I prodotti targati Ecoplen sono rappresentativi di logica da continuo miglioramento: nel ciclo di lavoro, nell’uso delle risorse e nell’integrazione delle competenze professionali.

    Confimi Industria Basilicata ritiene particolarmente utile l’esempio di aggregazione che ruota attorno alle diverse fasi di vita del Polietilene da cui Ecoplen, realtà situata tra Matera e Altamura, ha saputo generare un prodotto nuovo e frutto del coordinamento produttivo con base nel Sud Italia. Per il recupero dell’esistente, l’efficienza economica e l’innovazione commerciale con una solida base territoriale.

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