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26 settembre 2017
I voucher sono dedicati alle PMI che vogliono avvalersi di temporary export manager per le loro strategie di internazionalizzazione.
Al via le domande di accesso ai voucher per l’internazionalizzazione, dedicati alle piccole e medie imprese che vogliono affacciarsi o consolidare la propria presenza sui mercati esteri tramite il supporto di Temporary Export Manager (TEM). Dopo il decreto del 17 luglio 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo economico ha riattivato il regime di aiuto, introducendo alcune novità per sostenere le PMI con progetti più ambiziosi, con il decreto direttoriale del 18 settembre 2017 sono stati approvati i termini per la presentazione delle domande.
A disposizione ci sono 20 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni su tutto il territorio nazionale, cui si aggiungono le risorse del PON Imprese e Competitività 2014-2020 per i contributi nelle sole Regioni meno sviluppate.
“Grazie ai voucher sono entrate in azienda figure professionali specializzate, indispensabili per aprirsi a nuovi mercati e per aumentare il fatturato estero”, ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto. “La valutazione d’efficacia del primo bando lanciato nel 2015 – ha aggiunto – ha permesso di tarare meglio la misura sulle esigenze delle imprese”.
Cosa finanziano i voucher internazionalizzazione
Il decreto prevede la concessione di contributi a fondo perduto in forma di voucher per l’acquisizione di consulenze, erogate esclusivamente da società di temporary export management attraverso la messa a disposizione di uno o più TEM.
Tali prestazioni di consulenza sono finalizzate a sostenere i processi di internazionalizzazione dei soggetti beneficiari, attraverso attività di:
- analisi e ricerche di mercato,
- individuazione e acquisizione di nuovi clienti,
- assistenza legale, organizzativa, contrattuale e fiscale,
- trasferimento di competenze specialistiche in materia di internazionalizzazione d’impresa.
Chi può accedere ai contributi
I voucher sono destinati alle PMI che:
- siano in stato di attività e iscritte al registro delle imprese;
- non siano in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, nè sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
- risultino in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
- abbiano conseguito un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 500mila euro, con riferimento all’ultimo esercizio contabile chiuso (requisito non richiesto per le start-up innovative);
- non abbiano beneficiato di un importo complessivo di aiuti «de minimis» che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul decreto, determini il superamento del massimale di cui al relativo Regolamento UE;
- non rientrino tra le imprese attive nei settori esclusi dal Regolamento de minimis;
- non abbiano ricevuto, per le spese oggetto delle agevolazioni, altri contributi pubblici che si configurino come aiuti di Stato notificati ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea o comunicati ai sensi dei regolamenti della Commissione che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, concessi per le medesime spese, inclusi quelli attribuiti sulla base del Regolamento de minimis;
- non siano destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001.
A quanto ammontano le agevolazioni
Le PMI interessate possono richiedere una sola tra le due tipologie di voucher previste:
- contributi «voucher early stage», di importo pari a 10mila euro, a fronte di un contratto di servizio con la società di temporary export management di importo almeno pari, al netto dell’IVA, a 13mila euro;
- contributi «voucher advanced stage», di importo pari a 15mila euro, a fronte di un contratto di servizio di importo almeno pari, al netto dell’IVA, a 25mila euro.
In caso di soggetti già beneficiari dei voucher in relazione al bando del 2015, l’importo del voucher early stage si ferma a 8mila euro.
Per assicurare un più efficace sostegno ai soggetti che richiedono il «voucher advanced stage», è prevista la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo, di importo pari a 15mila euro, in caso di presentazione di un progetto di internazionalizzazione, da realizzarsi anche con il concorso del TEM messo a disposizione dalla società di temporary export management, in grado di produrre ricadute positive sui volumi di vendita all’estero.
L’elenco delle società di temporary export management
Un nuovo elenco delle società di temporary export management verrà istituito con decreto del direttore generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi del MISE, in sostituzione di quello del 1° settembre 2015.
Le domande di iscrizione all’elenco possono essere presentate dalle società che, al momento della presentazione della domanda, risultino:
- attive e iscritte al registro delle imprese;
- costituite nella forma di società di capitali ovvero di consorzi tra imprese;
- non in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
- in regola con il versamento dei contributi previdenziali.
Inoltre, le società devono aver svolto con esito positivo e attraverso la messa a disposizione di TEM, a partire dal 1° gennaio 2015 e fino alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’elenco, almeno 8 progetti di supporto a processi di internazionalizzazione d’impresa.
I soggetti interessati ad essere accreditati nell’elenco possono candidarsi dalle ore 10.00 del 16 ottobre 2017 alle ore 16.00 del 31 ottobre 2017.
Le risorse a disposizione
Le risorse finanziarie destinate all’attuazione dell’intervento ammontano 20 milioni di euro, cui si aggiungono 18 milioni di euro a valere sul PON Imprese 2014-2020, ripartiti sulla base dell’effettivo utilizzo in tre annualità, ciascuna di importo pari a 6 milioni di euro, per gli interventi finanziati nelle Regioni meno sviluppate.
Nell’ambito della dotazione complessiva per l’anno in corso, pari a 26 milioni di euro, sono previste tre riserve:
- a) una quota pari al 3% delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione delle agevolazioni ai soggetti proponenti che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, sono in possesso del rating di legalità;
- b) una quota pari al 10% è destinata alla concessione delle agevolazioni alle PMI che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, risultano essere start-up innovative o PMI innovative;
- c) una quota pari al 60% è destinata alla concessione dei contributi della tipologia voucher advanced stage.
Come presentare le domande
La fase di compilazione online delle domande da parte delle PMI si aprirà il 21 novembre 2017, mentre le richieste di voucher potranno essere presentate dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017 e fino alle ore 16.00 del 1° dicembre 2017.
Le agevolazioni verranno concesse in base all’ordine cronologico di ricezione delle domande, nei limiti delle risorse disponibili e tenuto conto delle riserve finanziarie previste, entro 60 giorni dalla scadenza.
L’erogazione verrà effettuata in un’unica soluzione, a fronte della presentazione di titoli di spesa quietanzati
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