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18 luglio 2018
MISE – finanziamenti per macchinari innovativi Impresa 4.0 e Bando 5G per l’uso delle frequenze
341,4 milioni di euro per la concessione di contributi in conto impianti e finanziamenti a tasso zero per investimenti in macchinari innovativi in ambito Fabbrica intelligente coerenti con il Piano nazionale Impresa 4.0
Arriva in Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale del 9 marzo 2018 del Ministero dello Sviluppo economico, che disciplina le agevolazioni in favore di programmi di investimento innovativi coerenti con il Piano nazionale Impresa 4.0. Obiettivo dell’intervento è rafforzare la competitività delle Regioni meno sviluppate e favorire la transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta Fabbrica intelligente.
Le agevolazioni sono destinate alle PMI e ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco del Ministero dello Sviluppo economico per investimenti da realizzare nelle regioni meno sviluppate, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Investimenti ammissibili
I programmi finanziabili devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi che, in coerenza con il piano Impresa 4.0 e la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, consentano l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica, con conseguente riduzione dei costi o incremento del livello qualitativo dei prodotti.
Gli incentivi sono destinati a programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva o all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale ad ottenere prodotti mai fabbricati oppure al cambiamento fondamentale del processo di produzione di una unità produttiva già asistente.
La misura riguarda tutti i settori manifatturieri di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ad eccezione delle attività connesse a:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono ammessi ai finanziamenti esclusivamente gli investimenti realizzati presso unità produttive localizzate nelle Regioni meno sviluppate, che prevedano spese comprese tra 500 mila euro e 3 milioni di euro.
Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del decreto di concessione delle agevolazioni.
Aree tecnologiche
Sono considerati ammissibili i programmi di investimento che, in misura prevalente, si caratterizzino per l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie di cui all’allegato n. 1 del decreto MISE, cioè:
- Linea di intervento 1: Sistemi per la produzione personalizzata,
- Linea di intervento 2: Tecnologie per un manifatturiero sostenibile,
- Linea di intervento 3: Sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche,
- Linea di intervento 4: Sistemi di produzione evolutivi e adattativi,
- Linea di intervento 5: Processi produttivi innovativi,
- Linea di intervento 6: Soluzioni per la modellazione, la simulazione e il supporto alle previsioni,
- Linea di intervento 7: Strategie di management per i sistemi produttivi di prossima generazione.
Per dimostrare la riconducibilità del programma all’area tematica Fabbrica intelligente, i beneficiari devono presentare una perizia giurata rilasciata da un professionista iscritto al relativo albo professionale che descriva le tecnologie e le caratteristiche tecniche degli investimenti e ne attesti la rispondenza alle linee di intervento ammesse.
Agevolazioni e spese ammissibili
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 75%, così ripartita:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% delle spese e un finanziamento agevolato pari al 40%,
- per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianto pari al 25% delle spese e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati al loro utilizzo.
Risorse
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 341.494.000 euro, di cui:
- 168 milioni e 400mila euro a valere sul Programma complementare di azione e coesione Imprese e Competitività 2014-2020;
- 120 milioni di euro a valere sull’Asse III, Azione 3.1.1. del Programma operativo nazionale Imprese e Competitività 2014-2020;
- 53 milioni e 94mila euro a valere sull’Asse IV, Azione 4.2.1 del PON Imprese e Competitività 2014-2020, esclusivamente per programmi di investimento diretti al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente riconducibile alla linea di di intervento 2 “Tecnologie per un manifatturiero sostenibile”, di cui all’allegato n. 1 del decreto MISE.
Una quota pari al 25% delle risorse è destinata agli investimenti proposti da micro e piccole imprese.
Procedure
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con successivi provvedimenti del direttore generale per gli incentivi alle imprese del MISE.
Le domande di agevolazione che superano la verifica preliminare di ammissibilità saranno valutate, in base all’ordine cronologico di presentazione, con riferimento alle caratteristiche dell’impresa proponente e alla qualità della proposta.
Le agevolazioni saranno erogate da Invitalia a seguito della presentazione di richieste da parte delle imprese beneficiarie in relazione a titoli di spesa inerenti alla realizzazione del programma di investimento.
Bando 5G per l’assegnazione di diritti d’uso delle frequenze
Avviata la procedura di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri bidirezionali nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz, in attuazione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2018 che prevedeva misure economiche per favorire la transizione alla nuova tecnologia 5G.
Con la pubblicazione del bando e del Disciplinare di gara sulla base delle regole definite dalla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con la delibera 231/18/CONS, dell’8 maggio 2018, l’Italia si conferma tra i paesi leader in Europa per lo sviluppo del 5G. Tale atto rappresenta, infatti, una importante decisione strategica che pone il nostro Paese all’avanguardia sia per la quantità e la qualità dello spettro messo a disposizione degli operatori di comunicazione elettroniche sia per le potenzialità di sviluppo di servizi innovativi per i cittadini e le imprese ma anche per la stessa pubblica amministrazione.
L’Italia, già al centro dell’attenzione internazionale con la sperimentazione di reti e servizi 5G in 5 città, si pone come uno dei paesi più avanzati al mondo nella adozione di tale nuova tecnologia che, per le sue caratteristiche, quali la bassa latenza, la grande capacità di banda, i bassi consumi energetici, l’alta affidabilità, nei prossimi anni consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all’industria, all’agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all’ambiente, garantendo ampi margini di crescita.
Con l’asta vengono messi a gara 1275 MHz di spettro nelle bande pioniere per il 5G attuando il 5G Action Plan europeo. Più precisamente:
- 1000 MHz nella banda a 26GHz
- 200 MHz nella banda a 3.7 GHz
- e 75 MHz in quella a 700 MHz.
Le domande di partecipazione, redatte secondo le modalità indicate nel Disciplinare di gara, dovranno essere presentate entro e non oltre il 2 agosto 2018, esclusivamente mediante consegna a mano, presso il:
Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali – Divisione II Viale America 201, 00144 Roma – stanza A544 – dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Dell’avvenuta consegna il Ministero rilascerà apposita ricevuta ed entro 10 giorni comunicherà l’ammissione o l’esclusione dalla procedura.
Eventuali richieste di chiarimenti sulla procedura di gara potranno essere formulate entro il 16 luglio 2018 ed inoltrate via pec all’indirizzo dgscerp.div02@pec.mise.gov.it e contestualmente, in formato “.doc”, via mail a donatella.proto@mise.gov.it.
Le risposte ai quesiti saranno rese ai singoli richiedenti entro i successivi 5 giorni dalla scadenza del termine di presentazione dei quesiti e pubblicate in forma aggregata sul sito internet del Ministero.
L’elenco dei soggetti ammessi alla procedura di assegnazione delle frequenze sarà reso pubblico sul sito internet www.mise.gov.it .
Entro il 10 settembre 2018 le imprese ammesse alla procedura dovranno presentare la propria offerta economica sulla base degli importi minimi di aggiudicazione previsti nell’Avviso di gara e nel relativo Disciplinare.
Allegati
- Avviso pubblico (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.80 dell’11 luglio 2018, Quinta serie speciale – Contratti Pubblici, e approvato con determina direttoriale n. 45205 DGSCERP del 10 luglio 2018) – link
- Disciplinare di gara (pdf) – link
- Delibera n. 231/18/CONS (pdf) – link
Per maggiori informazioni ed eventuale assistenza nella presentazione delle domande è possibile rivolgersi ai nostri Uffici.
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